Il Cloudscape di Haikou apre le sue porte – di Francesca Mugnai

Il Cloudscape di Haikou apre le sue porte – di Francesca Mugnai

TAG: Innovazione

Il Cloudscape di Haikou in Cina apre le sue porte al grande pubblico. L’evento era stato annunciato dal Times di Londra come uno dei progetti più attesi del 2021. La città, posta sulla punta nord dell’isola cinese di Hainan, anticamente era una delle tappe principali della via della seta. Oggi grazie alla costruzione dell’innovativo Cloudscape, diventa un fondamentale polo culturale della città. La sua realizzazione così come quella del Grand Theatre di Guangzhou, anche questa ex tappa di viaggio del nostro Marco Polo, è stata affidata alle grandi firme internazionali della progettazione.

Precedentemente nota come “Wormhole Library” il Cloudscape di Haikou è una struttura di 1000 metri quadrati ed è il nuovo punto di riferimento della città storica. Il progetto sorge sulle rive della baia e fa parte del progetto culturale “Pavilions by the Seaside”. La prima costruzione di 16 padiglioni costieri commissionati dal gruppo Haikou Turism and Culture Investment Holding per la riqualificazione della baia. Il progetto è curato da Weng Ling, fondatore della Art Union China e prevede padiglioni sparsi nella città e firmati dai grandi architetti internazionali tra cui Stefano Boeri.

Il via al progetto è dato dalla realizzazione del Cludescape di Haikou firmato da MAD Architects. L’architetto Ma Yansong ha voluto progettare un luogo spettacolare ma che fosse aperto alla città. Al suo interno si trovano una libreria sia per adulti che per bambini oltre a diversi servizi per i cittadini.

Il Cloudscape di Haikou un progetto che si fonde con la natura

Come una grotta erosa dal vento. In perfetta linea con i movimenti della natura, l’idea del progetto nasce da un approccio “antimateriale” del suo ideatore. Cloudscape si mostra con un aspetto altamente scultoreo. Le forme morbide e lisce lo fanno apparire come un’opera d’arte di madre natura sospesa tra terra e mare. La predilezione per le forme libere del suo progettista si traduce in pareti e soffitti che si fondono imprevedibilmente facendo perdere il confine tra interno ed esterno. Nella biblioteca si ricrea il viaggio del lettore nel surreale e nell’ignoto, fino ad un completo estraniamento dalla realtà. L’architetto ha voluto progettare uno spazio che offrisse al visitatore un’esperienza oltre il tempo e lo spazio.

Un luogo le cui forme si dissolvono e corrono leggere e sinuose, sembra quasi che il cemento sia liquido e che segua la linea fluida della costruzione. Gli interni sono caratterizzati da aperture circolari che richiamano la lavorazione del mare sulle pietre. Il Cloudscape di Haikou, come una madre morbida e sinuosa accoglie il suo visitatore in un abbraccio rassicurante affacciato sul mare.

Il Cloudscape di Haikou apre le sue porte al grande pubblico con un effetto sicuramente spettacolare, per cui non ci rimane che rimanere in attesa della realizzazione delle altre opere incluse nel progetto.

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