Nuova Ferrari Daytona SP3, serie limitata della famiglia “Icona”. – di Valentina Moro

Nuova Ferrari Daytona SP3, serie limitata della famiglia “Icona”. – di Valentina Moro

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La nuova Ferrari Daytona SP3, nasce in serie limitata dalla famiglia “Icona” e di certo non è sfuggita all’occhio degli appassionati. La Supercar si ispira al mondo degli Sport Prototipi degli anni 60′, come si nota dalla carrozeria del tipo Targa e dagli specchietti avanzati rispetto agli sportelli. È stata presentata all’autodromo internazionale del Mugello, in occasione delle Finali Mondiali Ferrari 2021. I primi modelli della serie “Icona” nati nel 2018, sono la Ferrari Monza SP1 e la SP2 che, si ispiravano alle barchette da competizione anni “50”. La produzione prevede solo 599 esemplari al prezzo di 2 milioni di euro, già tutti venduti. I tecnici del Cavallino rampante si sono lasciati ispirare dalle 330 P3 e P4, le star nella 24 ore di Daytona del 1967.

Ferrari Daytona SP3

Aerodinamica della nuova Ferrari Daytona SP3.

Per sviluppare al massimo l’efficienza aerodinamica si è scelto di applicare gli air box negli sportelli ad apertura alare per indirizzare l’aria verso i radiatori della fiancata. Il flusso aerodinamico, viene anche favorito dalla presenza di alette all’altezza dei paraurti. Gli interni si ispirano ai modelli 330 P3 e P4, alla 312 P e alla 350 Can-Am sempre di casa Ferrari. Caratterizzati da un design essenziale, con rifiniture in pelle e fibra di carbonio e sedili integrati nell’ intelaiatura di colore blu.

La dichiarazione di Flavio Manzoni.

Il responsabile del design center Ferrari, Flavio Manzoni la reputa “un auto che sbatte le palpebre tanto è attraente“. Un auto “che ha elevato il concetto stesso di esclusività. È un’auto senza aerodinamica attiva ma, ci sono dei “camini” nella fiancata laterale che caricano l’aria dal basso per poi espellerla nel posteriore”. “Un posteriore che, come quello delle Monza, vuole essere monolitico e creare un effetto volume. Il fanale posteriore è una striscia di luce nascosta”. “È tutto il design a prendere spunto dal passato, seppure in chiave moderna. Per la prima volta, però, abbiamo avuto l’opportunità di ragionare al contrario, partendo dal design», conclude Manzoni.

Flavio Manzoni

Il pensiero di Enrico Galliera.

Il motore, un V12 da 840 cavalli e 9500 giri/min, “è il più potente della storia Ferrari” dice il direttore commerciale di casa Maranello, Enrico Galliera. “Daytona SP3 è un’opera d’arte emozionante. Non è un salto indietro nel passato, non si richiama a un modello iconico, quanto piuttosto a un concetto iconico, rendendolo attuale”. Ecco da dove nasce l’idea “di realizzare un’auto pura, non elettrica, che restituisca il piacere e l’emozione della guida”. L’architettura, continua Galliera, “è derivata da LaFerrari, con materiali usati anche in Formula 1”. Parlando di purezza e bellezza, prosegue Galliera “non è un’auto pensata solo per un garage, ma per essere mostrata in tutto il mondo. Chi possiede una Ferrari, vuole guidarla, vuole mostrarla. Vuole goderla”.

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