B2B e B2C, quali differenze? – di Silvia Becattini

B2B e B2C, quali differenze? – di Silvia Becattini

TAG: Business, B2B, B2C, Comunicazione, e-commerce, Marketing, PMI

Spesso si sente parlare in ambito di marketing e comunicazione di queste due sigle: B2B e B2C. Ma cosa significano? E quali sono le differenze?

B2B – Business to business

Questa sigla identifica un tipo di attività commerciale – business, appunto – che si rivolge esclusivamente ad altre aziende. La definizione di Wikipedia rende più chiaro la macro-categorie d’impresa:

Business-to-Business o B2B indica le relazioni che un’impresa detiene con i propri fornitori per attività di approvvigionamento, di pianificazione e monitoraggio della produzione, o di sussidio nelle attività di sviluppo del prodotto, oppure le relazioni che l’impresa detiene con clienti professionali, cioè altre imprese, collocate in punti diversi della filiera produttiva.

Quando si parla di B2B ci si riferisci quindi ai processi che intercorrono tra partner commerciali, ma anche a tutte quelle transazioni effettuate in una catena di valore industriale prima di arrivare alla vendita del prodotto finito al consumatore finale.
Un esempio può essere quello delle transazioni tra un’azienda che produce macchinari per la lavorazione degli alimenti e un’azienda casearia che necessita di questi strumenti per lavorare la sua materia prima. Oppure il rapporto tra un produttore e un grossista si può definire B2B.

B2C – Business to consumer

In questo caso, l’acronimo indica che la vendita viene rivolta al consumatore, l’utente privato. Più tecnicamente, con B2C si indicano:

le relazioni che un’impresa commerciale detiene con i suoi clienti per le attività di vendita e/o di assistenza. Questa sigla è utilizzata soprattutto quando l’interazione tra impresa e cliente avviene tramite internet, ovvero nel caso del commercio elettronico.

Fonte: Wikipedia

Quindi, nel B2C, l’azienda vende beni e servizi ad un cliente che ne fa un uso personale. Alcuni esempi sono: i supermercati, qualsiasi negozio di vendita al dettaglio, parrucchieri, profumerie. Nel commercio elettronico, quello che meglio identifica il B2C, un esempio può essere lo shop online di abbigliamento o di scarpe.

Le differenze

Tra le principali differenze tra i due modelli, possiamo identificare il tipo di comunicazione. Essendo diversi i target di riferimento, nel caso del B2B il tipo di comunicazione sarà formale, razionale e informativo. Nel caso del B2C invece, la comunicazione dovrà influenzare direttamente l’atteggiamento e il comportamento d’acquisto del consumatore. In che modo? Fornendo le giuste informazioni e puntando molto sull’aspetto emotivo.
Insomma, le strategie di marketing applicate ai due tipi di business sono diverse e impostate anche sull’approccio da avere col cliente potenziale.

Immagine di copertina: Affari vettore creata da freepik – it.freepik.com

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