Senza fondo – di Valentina Moro

Senza fondo – di Valentina Moro

TAG: Food & Beverage, In Evidenza, Innovazione, Cucina romana senza limiti, Diana Russo, Luciano Rufino, Primo all you can eat di cucina romana, Senza fondo

Nasce a Roma il primo “all you can eat” di cucina romana. Il primo locale con formula “senza limiti” della Capitale. Battezzato con un nome un pò spiritoso che, evoca in un certo senso i modi di dire stravaganti del popolo romano, quale “senza fondo“. Ubicato in via Teatro della Pace 44, nei pressi di Piazza Navona, da venerdì 30 aprile sta offrendo pranzi e cene senza limiti a un costo fisso. I prezzi sono di 19,50 per il pranzo e di 25,50 per la cena, dopo le18, feriali e festivi.

La novità

È la risposta italiana, o meglio romana ai tanti ristoranti giapponesi e cinesi presenti nel nostro Paese. Quelli che, offrono la formula “all you can eat” dei loro piatti e che si ritrovano ogni giorno da anni gremiti di clienti. Fino ad oggi in Italia si era sentito parlare solo di pizza no stop, per quanto riguarda i menù senza limiti di cucina nostrana.

Menù senza fondo

La carta di “senza fondo” oltre alle regine della cucina romana, rigatoni alla carbonara, all’amatriciana, tonnarelli cacio e pepe, alla gricia, piuttosto che penne all’arrabiata offre tante altre goloserie di cui questa cucina è ricca.

Infatti, la carta non si risparmia di offrire le bruschette, i supplì, i fiori di zucca, i filetti di baccalà, le focacce, le pizze alla romana, il carciofo alla giudia e alla romana, i secondi piatti della tradizione quali, i saltimbocca alla romana, la trippa, la coda alla vaccinara e le polpette al sugo.

Qualità del cibo

Diana Russo e Luciano Rufino

La qualità del cibo è garantita dai titolari e fondatori di questa idea, Diana Russo e Luciano Rufino che, hanno attivato il format senza limiti con il pensiero di portare la cucina di casa e in particolare il pranzo della domenica e offrirlo ai clienti. Infatti, tante delle ricette sono appartenenti alla nonna e alla zia della titolare, Diana Russo. L’ambiente è intimo e familiare, per conservare quello classico delle storiche osterie romane. Quelle di una volta, quelle di un piatto di spaghetti e un fiasco di vino che rappresentano la cucina romana per eccellenza. La cucina famosa in tutto il mondo, grazie anche a svariate scene cinematografiche, come si vede in “un americano a Roma” con il grande Alberto Sordi, dove si siede a confronto con un piatto molto abbondante di spaghetti. Galeotta fu la frase “maccarone m’ hai provocato e io ti distruggo adesso maccarone….Io me te magno ham!”

Hits: 1

L’articolo Senza fondo proviene da CIAOUP News & Advertising Influencer.

MARKET CIAOUP

GRATIS
VISUALIZZA